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È stato pubblicato in questi giorni al seguente indirizzo
https://gloria.tv/article/3aVCiYUYYAFACN2QHHnGANJ8k
un articolo che cita in nota il libro di Padre Francesco Bamonte “La Vergine Maria e il diavolo negli esorcismi”, pubblicato otto anni fa. L’articolo è abilmente redatto, lasciando al lettore l’impressione che quanto si riferisce a padre Bamonte, che all’epoca della pubblicazione del suddetto libro non era ancora stato eletto alla presidenza dell’Associazione Internazionale Esorcisti, sia il frutto di un’intervista rilasciata al presente in qualità di Presidente di detta Associazione. Mentre si precisa che padre Bamonte non è mai stato interpellato da chi ha scritto l’articolo, né gli è stata chiesta alcuna autorizzazione per citare le parole riportate nel suo libro: “La Vergine Maria e il diavolo negli esorcismi”, con la presente nota si intende biasimare l’uso strumentale e di parte della frase riportata, che, per come è stata citata nell’articolo, senza le necessarie, puntuali e importantissime premesse teologiche che padre Bamonte espone nel suo libro riguardo il valore che può essere attribuito alle affermazioni del demonio durante gli esorcismi, può essere fraintesa e assumere significati devianti. Ben a ragione Papa Francesco ha scritto:
“L’efficacia delle fake news è dovuta in primo luogo alla loro natura mimetica, cioè alla capacità di apparire plausibili. In secondo luogo, queste notizie, false ma verosimili, sono capziose, nel senso che sono abili a catturare l’attenzione dei destinatari, facendo leva su stereotipi e pregiudizi diffusi all’interno di un tessuto sociale, sfruttando emozioni facili e immediate da suscitare, quali l’ansia, il disprezzo, la rabbia e la frustrazione. La loro diffusione può contare su un uso manipolatorio dei social network e delle logiche che ne garantiscono il funzionamento: in questo modo i contenuti, pur privi di fondamento, guadagnano una tale visibilità che persino le smentite autorevoli difficilmente riescono ad arginarne i danni.”
(Messaggio del Santo Padre Papa Francesco per la 52a giornata mondiale delle comunicazioni sociali)