Next Age: spiritualità del futuro?

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Next Age: spiritualità del futuro?

di p. Paolo Carlin OFMCap

 

La next Age segna l’inizio di un’era post New Age. Nella relazione si cercherà di chiarire cosa sia il vasto mondo della New Age e le sue caratteristiche per poi guardare in particolare la next Age.

  1. Il contesto sociale e culturale odierno
  2. La spiritualità New Age e il suo messaggio
    1. Il nucleo della New Age
    2. La persona umana
    3. Dio e Cristo
    4. Il mondo
  3. La Next Age
  4. Le possibili porte aperte all’azione straordinaria del Diavolo
  5. Gesù Cristo ci offre l’acqua della vita

1.     Il contesto sociale e culturale odierno

Alcuni sono del parere che la religione cristiana sia patriarcale e autoritaria, che le istituzioni politiche siano incapaci di migliorare il mondo e che la medicina ufficiale (allopatica) non riesca a guarire efficacemente le persone. Il fatto che quelli che una volta erano elementi centrali nella società vengano ora percepiti come indegni di fiducia o privi di autentica autorità, ha creato un clima in cui le persone guardano dentro di sé, in se stesse, alla ricerca di senso e di forza. Si rivolgono anche a istituzioni alternative, nella speranza che possano soddisfare i loro bisogni più profondi. Il New Age è attraente soprattutto perché molto di quanto offre soddisfa aspirazioni, spesso non soddisfatte dalle istituzioni ufficiali.

Rinascimento e la Riforma hanno plasmato l’individuo occidentale moderno e le persone sentono sempre meno il bisogno di «far parte di» istituzioni e non sono inclini a sottoporsi a giudizi «ufficiali». Con il culto dell’uomo, la religione viene ricondotta alla sfera intima, ciò che prepara il terreno per una celebrazione della sacralità del sé. Per questo motivo il New Age influenza e cambia i valori di riferimento nella vita. Ciò si manifesta nel numero sempre più alto di persone che ritengono possibile mischiare cristianesimo e New Age, prendendo da ognuno quanto ritengono sia il meglio di entrambi. In alcune pratiche la New Age, Dio ha la funzione di promuovere lo sviluppo dell’individuo.

La libertà, l’autenticità, l’autonomia e altri valori simili sono considerati sacri dalla New Age che pretende di soddisfare le aspirazioni spirituali delle persone. Alcune versioni del New Age sfruttano le forze della natura e cercano di comunicare con un altro mondo per scoprire il destino degli individui, aiutandoli a sintonizzarsi sulla giusta frequenza energetica per trarre il meglio da sé e dalle circostanze.

La rivoluzione tecnologica nelle comunicazioni ha facilitato il diffondersi della New Age.

Il nome New Age, nuova era dell’Acquario, sembra essersi diffuso attraverso i Rosa Croce e la Massoneria, al tempo delle rivoluzioni francese e americana ma la realtà a cui si riferisce è una variante contemporanea dell’esoterismo occidentale. Quest’ultimo s’ispira ai gruppi gnostici che sorsero nei primi anni del cristianesimo e acquisì importanza in Europa nel periodo della Riforma. Si è sviluppato parallelamente alle visioni scientifiche del mondo e ha acquisito una giustificazione razionale nei secoli diciottesimo e diciannovesimo. Si è caratterizzato per il rifiuto progressivo di un Dio personale e per il concentrarsi su altre entità, che spesso fungono da intermediari fra Dio e l’uomo nel cristianesimo tradizionale, con adattamenti sempre più originali di questi ultimi e l’introduzione di altri. Fondamentalmente il terreno è stato preparato dallo sviluppo e dalla diffusione del relativismo e dall’antipatia o dall’indifferenza verso la fede cristiana.

L’esistenza ed il fervore del pensiero e della pratica New Age testimoniano le inestinguibili aspirazioni dello spirito umano verso la trascendenza e il senso religioso, che non è solo un fenomeno culturale contemporaneo, ma era già evidente nel mondo antico sia cristiano che pagano.

2.     La spiritualità New Age e il suo messaggio

I cristiani in molte società occidentali vengono in contatto con aspetti diversi del fenomeno New Age.

Il New Age essendo trasversale alle culture e presente in vari fenomeni quali la musica, il cinema, i seminari, i gruppi di studio, i ritiri, le terapie e molte altre attività ed eventi, è molto diffuso e informale, sebbene alcuni gruppi religiosi o para-religiosi incorporino consapevolmente elementi New Age. Secondo alcuni, questa corrente è stata una fonte di idee per varie sette religiose e parareligiose. Il New Age non è un movimento unico o uniforme, ma piuttosto una rete a maglie larghe di praticanti il cui approccio consiste nel pensare globalmente, ma agire localmente. Chi fa parte di questa rete non ne conosce necessariamente gli altri componenti e li incontra raramente, se non addirittura mai. Nel tentativo di evitare la confusione alcuni si riferiscono al New Age come a un « culto di ascoltatori » (audience cult),[1] una sfida deliberata alla cultura moderna. Si tratta di un struttura sincretica che incorpora molti elementi diversi, permettendo alle persone di condividere interessi o legami a gradi molto diversi e a vari livelli di impegno. Molte tendenze, pratiche e atteggiamenti che fanno in qualche maniera parte del New Age sono, di fatto, parte di una profonda reazione, facilmente identificabile, contro la cultura dominante.

La New Age non è una religione sebbene sia spesso una risposta a interrogativi e necessità di carattere religioso e il suo fascino si eserciti su persone che cercano di scoprire e riscoprire una dimensione spirituale nella propria vita. Nell’ambito della New Age alcuni fanno un’attenta distinzione fra « religione » e « spiritualità ». Nel New Age è fondamentale la convinzione che il tempo delle religioni particolari sia finito. Comunque, è abbastanza corretto porre il New Age nel contesto più ampio di religiosità esoterica, il cui fascino continua ad aumentare.

Questo testo pone un problema di fondo. È un tentativo di comprendere e valutare qualcosa che è fondamentalmente un’esaltazione della ricchezza e dell’esperienza umana.

Il termine New Age indica una svolta storica. Secondo alcuni astrologi, viviamo nell’Età dei Pesci, dominata dal cristianesimo, che verrà sostituita dalla Nuova Età dell’Acquario all’inizio del terzo millennio.14 L’Età dell’Acquario mantiene un posto importante nel movimento New Age per l’influenza della teosofia, dello spiritismo, dell’antroposofia e dei loro precedenti esoterici. Chi sottolinea il mutamento imminente nel mondo esprime spesso il desiderio di questo cambiamento, non tanto nel mondo stesso quanto nella nostra cultura e nel modo di rapportarsi al mondo. È un approccio affascinante perché le persone svolgono un ruolo attivo nel modificare la cultura e nel creare una nuova consapevolezza spirituale.

L’Età dell’Acquario è una visione, non una teoria. Quella del New Age è un’ampia tradizione che include molte idee. Vi si trovano visioni del futuro, moderate, ma piuttosto generalizzate, che prevedono una spiritualità planetaria accanto a religioni separate, ed analoghe istituzioni politiche planetarie a complemento di quelle locali, entità economiche globali più partecipative e democratiche, una maggiore enfasi sulla comunicazione e sull’educazione, un approccio misto alla salute che combini la medicina ufficiale con l’autoguarigione, una comprensione di sé più androgina e modi per integrare scienza, misticismo, tecnologia ed ecologia. Fra le tradizioni confluite nel New Age vi sono antiche pratiche occulte egiziane, la cabala, il primo gnosticismo cristiano, il sufismo, la sapienza dei druidi, il cristianesimo celtico, l’alchimia medievale, l’ermetismo rinascimentale, il buddismo zen, lo yoga, ecc…[2]

È impossibile conciliare quindi la prospettiva New Age e quella cristiana.

È evidente che scienza e tecnologia non sono riuscite a dare tutto ciò che un tempo sembravano promettere, così nella loro ricerca di significato e di liberazione le persone si sono rivolte alla spiritualità. Il New Age che conosciamo è nato dalla ricerca di qualcosa di più umano e più bello rispetto alla vita opprimente e alienante della società occidentale.

La New Age espose i temi principali nell’emblematica canzone « Aquarius ». L’idealismo degli anni ’60 e ’70 sopravvive ancora in alcuni ambienti, ma ora non sono coinvolti solo gli adolescenti. Sono svaniti i legami con l’ideologia politica di sinistra e le droghe psichedeliche non sono affatto importanti come una volta. Le tendenze « spirituali » e « mistiche », prima limitate alla controcultura, sono ora parte della cultura dominante e riguardano aspetti diversi della vita quali la medicina, la scienza, l’arte e la religione e la stessa concezione antropologica.

Uno degli elementi ricorrenti della « spiritualità » del New Age è il fascino esercitato da manifestazioni straordinarie e in particolare da entità paranormali. Le persone riconosciute come « medium » sostengono che un’altra entità prende il controllo della loro personalità durante il processo di « estasi » – fenomeno del New Age noto come « channeling » – durante il quale il « medium » può perdere il controllo del suo corpo e delle sue facoltà. Alcune persone che hanno assistito a questi eventi dichiarano che le manifestazioni sono davvero spirituali, ma non provengono da Dio, nonostante venga utilizzato quasi sempre un linguaggio d’amore e di luce. È probabilmente più corretto riferirsi ad esse come a forme di spiritismo piuttosto che di spiritualità in senso stretto. Altri amici e consiglieri del mondo dello spirito sono angeli ma « esistono molti livelli di guide, entità, energie e esseri in ogni angolo dell’universo. Sono tutti lì da cogliere e scegliere secondo i vostri meccanismi di attrazione/repulsione ».[3]

Queste entità spirituali sono spesso invocate per aiutare ad un rilassamento volto a esercitare un migliore controllo della propria vita e della propria carriera e ad agevolare il processo decisionale. La fusione con alcuni spiriti che insegnano attraverso persone particolari è un’altra esperienza del New Age, sostenuta da chi si definisce « mistico ». Alcuni spiriti della natura vengono descritti come energie potenti, esistenti nel mondo naturale e anche nei « piani interiori », ossia coloro ai quali si accede per mezzo di rituali, droghe e altre tecniche che inducono stati alterati di coscienza. È chiaro che nel New Age spesso non si riconosce alcuna autorità spirituale più elevata della propria esperienza personale interiore.

Fenomeni diversi come il giardino di Findhorn e il Feng Shui 23 illustrano in vario modo l’importanza di essere in sintonia con la natura e con il cosmo. Nel New Age non esiste distinzione fra bene e male. Le azioni umane sono il frutto sia dell’illuminazione sia dell’ignoranza. Quindi, non possiamo condannare nessuno e nessuno ha bisogno di perdono. Credere nell’esistenza del male può creare soltanto negatività e paura. La risposta alla negatività è l’amore. Tuttavia, non si tratta di tradurlo in azioni, ma di avere determinati atteggiamenti mentali. L’amore è energia, una vibrazione ad alta frequenza, e il segreto della felicità, della salute e del successo è essere in grado di trovare una sintonia, di trovare il proprio posto nella grande catena dell’essere. Gli insegnanti e le terapie del New Age pretendono di offrire la chiave cosicché le persone possano modulare il tono della propria vita e essere in armonia le une con le altre e con tutto ciò che le circonda.

La medicina ufficiale (allopatica) tende oggi a limitarsi alla cura di malattie particolari e isolate e non riesce a prestare attenzione al quadro più ampio della salute della persona.

La New Age offre le terapie alternative che sostengono di considerare la persona nella sua interezza e guariscono anziché curare. La salute olistica, come si sa, si concentra sull’importante ruolo che la mente svolge nella guarigione fisica. Si afferma che il legame fra aspetti spirituali e fisici della persona risiede nel sistema immunitario o nel sistema indiano dei chakra. Dal punto di vista New Age, la malattia e la sofferenza derivano dall’agire contro la natura. Quando si è in sintonia con la natura, ci si può aspettare una vita molto più sana e anche prosperità materiale. Secondo alcuni guaritori del New Age, in realtà non dovremmo neanche morire. Lo sviluppo del nostro potenziale umano ci metterà in contatto con la nostra divinità interiore e con quelle parti di noi stessi che sono state alienate o soppresse. Ciò si rivela soprattutto negli Stati Alterati di Coscienza (ASCs), spesso indotti da droghe o da varie tecniche di espansione della mente, in particolare in seno alla « psicologia transpersonale ». Lo sciamano è spesso considerato lo specialista degli stati alterati di coscienza, una persona che è in grado di mediare fra i regni transpersonali di spiriti o divinità e il mondo degli umani.

Esiste una straordinaria varietà di approcci che promuovono la salute olistica, alcuni derivanti da antiche tradizioni culturali, sia religiose sia esoteriche, altri legati a teorie psicologiche sviluppate a Esalen fra il 1960 e il 1970. Il New Age pubblicizza una vasta gamma di pratiche quali l’agopuntura, il biofeedback, la chiroterapia, la kinesiterapia, l’omeopatia, l’iridologia, il massaggio e vari tipi di «  bodywork » (ad esempio l’ergonomia, il metodo Feldenkrais, la riflessologia, il rolfing, il massaggio di polarità, il tocco terapeutico, ecc.), la meditazione e la visualizzazione, le terapie nutrizionali, la guarigione psichica, vari tipi di erboristeria, la cristalloterapia, la metalloterapia, la musicoterapia e la cromoterapia, le terapie legate alle corrispondenze mentre Jung relativizzò in maniera enfatica la causalità a favore di una visione esoterica del mondo basata sulle corrispondenze. alla reincarnazione e, infine, i programmi in dodici tappe e i gruppi di auto-aiuto. Il New Age ritiene che la fonte della guarigione sia dentro di noi e che possiamo raggiungerla entrando in contatto con la nostra energia interiore o energia cosmica.

Dal momento che la buona salute implica un prolungamento della vita, il New Age offre una formula orientale in termini occidentali. In origine la reincarnazione era parte del pensiero ciclico induista, basato sull’atman o nucleo divino della personalità (in seguito il concetto di jiva), che si muoveva da un corpo all’altro in un ciclo di sofferenza (samsara) determinato dalla legge del karma, legata al comportamento nelle vite passate. La speranza era riposta nella possibilità di nascere in una condizione migliore o infine nella liberazione dalla necessità di rinascere. Nella maggior parte delle tradizioni buddiste, invece, ciò che vaga da un corpo all’altro non è un’anima, ma un continuum di consapevolezza. La vita presente è prigioniera di un infinito processo cosmico che non risparmia neanche gli dei. In Occidente, dal tempo di Lessing, la reincarnazione è stata considerata molto più ottimisticamente come un processo di apprendimento e di progressiva realizzazione individuale. Lo spiritismo, la teosofia, l’antroposofia e il New Age considerano la reincarnazione una forma di partecipazione all’evoluzione cosmica. Questo approccio post-cristiano all’escatologia sembra rispondere a interrogativi di teodicea lasciati in sospeso ed elimina la nozione di Inferno. Quando l’anima si separa dal corpo, gli individui possono rivedere tutta la propria vita fin a quel punto, e una volta che l’anima si è unita al suo nuovo corpo vedono in anticipo qualcosa della fase successiva. Le persone hanno accesso alle loro vite precedenti attraverso i sogni e le tecniche di meditazione.26

Una delle preoccupazioni centrali del movimento New Age è la ricerca dell’ « integralità ». Esso incoraggia il superamento di tutte le forme di « dualismo », poiché tali divisioni sono un prodotto nocivo di un passato meno illuminato. Le divisioni che il New Age propone come necessarie da superare comprendono la distinzione reale fra Creatore e Creato, la reale distinzione fra uomo e natura, o spirito e materia, che sono tutte considerate forme di dualismo. Spesso si considerano queste tendenze dualistiche come radicate nella tradizione giudaico-cristiana della civiltà occidentale, mentre sarebbe più corretto collegarle al manicheismo. La rivoluzione scientifica e lo spirito del razionalismo moderno vengono criticati in particolare per la tendenza alla frammentazione, che tratta insiemi organici come meccanismi riducibili alle loro più piccole componenti e con esse spiegabili, e la tendenza a ridurre lo spirito alla materia, cosicché la realtà spirituale, inclusa l’anima, diviene semplicemente un « epifenomeno » contingente di processi essenzialmente materiali. In tutti questi ambiti, le alternative del New Age sono definite « olistiche ». L’olismo pervade tutto il movimento New Age, dalla sua preoccupazione per la salute olistica alla sua ricerca di coscienza unitiva, dalla sua consapevolezza ecologica all’idea di un « networking  » globale.

a.     Il nucleo della New Age

I principi fondamentali del pensiero New Age

Una religiosità cosmica, rituali e credi che molti ritenevano fossero stati soppiantati dal cristianesimo. In realtà, l’eterna questione filosofica dell’uno e dei molti assume una forma moderna e contemporanea nella tentazione di superare la divisione indebita, ma anche la reale differenza e distinzione, e la sua espressione più comune è l’olismo, un ingrediente essenziale del New.

Ad avere successo è stata la generalizzazione dell’ecologia come fascino della natura e risacralizzazione della Terra, della Madre Terra, o Gaia, l’agente esecutivo della Terra è tutta la razza umana. L‘armonia e la comprensione necessarie a una sua gestione responsabile sono sempre più pensate come un governo globale, con un inquadramento etico globale. Si crede che il calore della Madre Terra, la cui divinità pervade tutto il Creato, colmi il divario fra Creato e il Dio-Padre trascendente dell’Ebraismo e del Cristianesimo e elimini la prospettiva di essere giudicati da questo Essere.Cosicché è possibile un assorbimento dell’io umano nell’io divino.[4]

La matrice essenziale del pensiero New Age va ricercata nella tradizione esoterico-teosofica, ampiamente accettata dai circoli intellettuali europei nei secoli diciottesimo e diciannovesimo. È stata particolarmente presente nella massoneria, nello spiritismo, nell’occultismo e nella teosofia, che hanno in comune un certo tipo di cultura esoterica. In questa visione del mondo, gli universi visibili e invisibili sono collegati da una serie di corrispondenze, analogie e influenze fra il microcosmo e il macrocosmo, fra metalli e pianeti, fra pianeti e varie parti del corpo umano, fra cosmo visibile e regni invisibili della realtà. La natura è un essere vivente, attraversato da flussi di simpatia e antipatia, animato da una luce e da un fuoco segreti che gli esseri umani cercano di controllare. Le persone possono entrare in contatto con mondi superiori e inferiori mediante l’immaginazione (un organo dell’anima e dello spirito) oppure utilizzando mediatori (angeli, spiriti, demoni) o rituali.

Le persone possono essere iniziate ai misteri del cosmo, di Dio e del sé mediante un percorso spirituale di trasformazione. La vera meta è la gnosi, la forma più elevata di conoscenza, l’equivalente della salvezza. Essa implica una ricerca delle tradizioni più antiche e più elevate della filosofia (ciò che in maniera inappropriata viene denominato come philosophia perennis) e della religione (teologia primordiale) e una dottrina segreta (esoterica) che è la chiave di tutte le tradizioni « essoteriche » accessibili a chiunque. Gli insegnamenti esoterici vengono trasmessi da maestro a discepolo in un programma graduale di iniziazione.

Alcuni ritengono che l’esoterismo del XIX secolo sia totalmente secolarizzato. L’alchimia, l’astrologia e altri elementi di esoterismo tradizionale sono stati integrati da aspetti della cultura moderna, fra i quali la ricerca di leggi causali, l’evoluzionismo, la psicologia e lo studio delle religioni. Questo tipo di esoterismo ha assunto la sua forma più chiara nelle idee di Helena Blavatsky, una medium russa che nel 1875, a New York, fondò con Henry Olcott la Società Teosofica. La Società intendeva fondere elementi delle tradizioni orientale e occidentale in un tipo di spiritismo evoluzionistico e si prefisse tre scopi principali:

1).« Formare un nucleo della Fratellanza Universale dell’umanità, senza distinzione di razza, credo, casta o colore;

2) « Promuovere lo studio comparato di religione, filosofia e scienza;

3) « Indagare le leggi non ancora spiegate della natura e le forze latenti nell’uomo».

« Il significato di questi obiettivi… deve essere chiarito. Il primo obiettivo rifiuta implicitamente il « fanatismo irrazionale » e il « settarismo » del cristianesimo tradizionale così come lo percepiscono gli spiritisti e i teosofi… Tuttavia da questi obiettivi non appare subito chiaro che per « scienza » i teosofi intendevano scienze occulte e per filosofia la occulta philosophia, che le leggi di natura erano di natura occulta o psichica e che si aspettavano che la religione comparata rivelasse una « tradizione primordiale », modellata in maniera definitiva sulla philosophia perennis ermetista ».[5]

Un elemento molto importante degli scritti di Madame Blavatsky era l’emancipazione delle donne, che implicava un attacco al Dio « maschio » dell’ebraismo, del cristianesimo e dell’islam. Si auspicava un ritorno alla Dea-Madre dell’induismo e alla pratica delle virtù femminili. Queste idee furono portate avanti da Annie Besant, figura di punta del movimento femminista. Oggi, la « Wicca » e la « Spiritualità delle Donne » continuano a combattere contro il cristianesimo « patriarcale ».

Marilyn Ferguson ha dedicato un capitolo del suo The Aquarian Conspiracy, « La Cospirazione dell’Acquario », ai precursori dell’Età dell’Acquario, che hanno ordito le trame di una visione trasformatrice basata sull’espansione della coscienza e sull’esperienza dell’autotrascendenza. Fra gli altri menziona lo psicologo americano Wiliam James e lo psichiatra svizzero Carl Gustav Jung. James definì la religione esperienza, non dogma, e insegnò che gli esseri umani possono cambiare i propri atteggiamenti mentali in modo tale da poter divenire artefici del proprio destino. Jung sottolineò il carattere trascendente della coscienza e introdusse l’idea dell’inconscio collettivo, una specie di magazzino di simboli e memorie comuni a persone di varie epoche e culture. Secondo Wouter Hanegraaff, entrambi gli studiosi contribuirono a una « sacralizzazione della psicologia », che è divenuta un importante elemento del pensiero e della pratica New Age. Jung, infatti, « non solo conferì all’esoterismo un carattere psicologico, ma sacralizzò la psicologia, riempiendola di contenuti tipici della speculazione esoterica. Il risultato è un corpo di teorie che ha permesso alle persone di parlare di Dio intendendo in realtà la propria psiche e della propria psiche pensando di fatto al divino. Se la psiche è « mente », e anche Dio è « mente », allora mettere in discussione l’una significa mettere in discussione l’altro ».[6] Centrale nel suo pensiero è il culto del sole, dove Dio è l’energia vitale (libido) all’interno di una persona ».[7] Come disse egli stesso: « questo paragone non è un mero gioco di parole ».[8] Jung si riferisce a un « dio interiore », la divinità essenziale che riteneva fosse presente in ogni essere umano. Il cammino verso l’universo interiore passa per l’inconscio. L’armonia fra mondo interiore e mondo esteriore sta nell’inconscio collettivo. 

La psicologia transpersonale, fortemente influenzata dalle religioni orientali e da Jung, offriva un viaggio contemplativo in cui la scienza incontrava il misticismo. L’accento posto sulla corporeità, la ricerca di modi di espansione della coscienza e il coltivare i miti dell’inconscio collettivo erano tutti incoraggiamenti a ricercare un « dio all’interno di se stessi ». Per realizzare le proprie potenzialità, bisognava superare il proprio ego per divenire il dio che ognuno in fondo è. Per farlo bisognava scegliere la terapia adatta, la meditazione, esperienze parapsicologiche, l’uso di allucinogeni. Erano tutti modi per acquisire le « esperienze culmine », esperienze « mistiche » di fusione con Dio e con il cosmo.

Ciononostante, e malgrado l’immensa varietà in seno al New Age, si possono individuare alcuni punti comuni:

– Il cosmo è un tutto organico;

– È animato da un’Energia, che viene anche identificata come Anima o Spirito;

– Si crede molto nella mediazione di varie entità spirituali. Gli esseri umani sono capaci di ascendere a sfere superiori invisibili e di controllare la propria vita oltre la morte;

– Si sostiene l’esistenza di una « conoscenza perenne » che è antecedente e superiore a tutte le religioni e culture;

– Le persone seguono maestri illuminati…

b.    La persona umana

Il New Age crede nella perfettibilità della persona umana per mezzo di una vasta gamma di tecniche e terapie (in contrasto con la visione cristiana della cooperazione con la grazia divina). In generale concorda con Nietzsche, secondo il quale il cristianesimo ha impedito all’umanità autentica di manifestarsi pienamente. La perfezione, in questo contesto, significa raggiungere l’autorealizzazione, secondo un ordine di valori che noi stessi creiamo e che otteniamo con le nostre forze. Si può quindi parlare di un sé che si auto crea.

È utile distinguere fra esoterismo, ossia una ricerca di conoscenza, e magico, o occulto: quest’ultimo è uno strumento per ottenere potere. Alcuni gruppi sono sia esoterici sia occulti. Al centro dell’occultismo esiste una volontà di potere basata sul sogno di divenire divini. Le tecniche di espansione della mente intendono rivelare all’uomo il suo potere divino. Usando questo potere le persone preparano la via all’Età dell’Illuminazione. Questa esaltazione dell’umanità capovolge il giusto rapporto fra Creatore e creatura e una delle sue forme estreme è il satanismo. Satana diviene il simbolo della ribellione contro le convenzioni e le regole, un simbolo che spesso assume forme aggressive, egoistiche e violente.

Non sono solo i giovani a farne le spese. I temi fondamentali della cultura esoterica sono presenti anche nei campi della politica, dell’educazione e della legislazione.[9]

In quello che si può definire un tipico racconto New Age, gli uomini nascono con una scintilla divina, in un modo che ricorda l’antico gnosticismo. Questo li collega all’unità del Tutto. Sono considerati essenzialmente divini, sebbene partecipino alla divinità cosmica a diversi livelli di coscienza. Noi siamo co-creatori e creiamo la nostra realtà personale. Secondo una concezione che considera ogni individuo fonte creativa dell’universo, alcuni autori del New Age sostengono che scegliamo noi le circostanze della nostra vita (perfino la malattia e la morte). Tuttavia, per comprendere bene qual è il nostro posto nell’unità del cosmo dobbiamo compiere un viaggio. Il viaggio è la psicoterapia e la salvezza è il riconoscimento della coscienza universale. Il peccato non esiste. Esiste soltanto una conoscenza imperfetta. L’identità di ogni essere umano è diluita nell’essere universale e nel processo delle incarnazioni successive. Siamo soggetti a determinate influenze degli astri, ma possiamo aprirci alla divinità che vive dentro di noi, in una ricerca costante (mediante tecniche appropriate) di un’armonia sempre maggiore fra il sé e l’energia cosmica divina. Non è necessaria alcuna Rivelazione o Salvezza che provenga dal di fuori delle persone, ma soltanto il compimento dell’esperienza della salvezza che è dentro di noi (auto- salvezza), possibile mediante tecniche psico-fisiche che portano all’illuminazione definitiva.

Alcune fasi del percorso verso l’auto-redenzione sono preparatorie (meditazione, armonia fisica, liberazione di energie di auto- guarigione). Sono i punti di partenza di processi di spiritualizzazione, perfezione e illuminazione che aiutano le persone ad acquisire ulteriori autocontrollo e concentrazione psichica sulla « trasformazione » del sé individuale in « coscienza cosmica ». Il destino della persona umana è costituito da una serie di reincarnazioni dell’anima in diversi corpi. Non ci si riferisce a un ciclo di samsara, nel senso di purificazione come punizione, ma ad un’ascensione graduale verso lo sviluppo perfetto delle proprie potenzialità.

La psicologia è utilizzata per spiegare l’espansione della mente come esperienza « mistica ». Lo yoga, lo zen, la meditazione trascendentale e gli esercizi tantrici conducono all’autorealizzazione o illuminazione. Si crede che le « esperienze culmine » (rivivere la propria nascita, viaggiare fino ai confini della morte, il biofeedback, la danza e perfino gli stupefacenti, qualsiasi cosa che provochi uno stato alterato di coscienza), conducano all’unità e all’illuminazione.

Poiché c’è una sola Mente, alcune persone possono essere canali per raggiungere esseri superiori. Ogni parte di questo unico essere universale ha contatti con tutte le altre. L’approccio classico al New Age è la psicologia transpersonale, i cui concetti principali sono la Mente Universale, il Sé superiore, l’inconscio personale e collettivo e l’io individuale. Il Sé Superiore è la nostra identità reale, un ponte fra Dio, che è la mente divina, e l’umanità. Lo sviluppo spirituale è il contatto con il Sé Superiore che supera tutte le forme di dualismo fra soggetto e oggetto, vita e morte, psiche e soma, il sé e aspetti frammentari del sé. La nostra personalità limitata è come un’ombra o un sogno creato dal sé reale. Il Sé Superiore contiene i ricordi di precedenti (re-)incarnazioni.

c.      Dio e Cristo

Il New Age ha una preferenza marcata per le religioni orientali e precristiane, perché le considera incontaminate da distorsioni giudaico-cristiane. Quindi tributa grande rispetto agli antichi riti agresti e ai culti legati alla fertilità. « Gaia », la Madre Terra, viene proposta come alternativa a Dio Padre, la cui immagine viene collegata a una concezione patriarcale del dominio maschile sulla donna. Si parla di Dio, ma non di un Dio personale. Il Dio di cui parla il New Age non è né personale né trascendente. Non è né il libero Creatore né l’amorevole reggente dell’universo, ma un’« energia impersonale », immanente al mondo, con il quale costituisce una « unità cosmica »: « Tutto è uno ». Quest’unità è monistica, panteistica, o più precisamente, panenteistica. Dio è il « principio di vita », lo « spirito o anima del mondo », la somma totale della coscienza esistente nel mondo. In un certo senso, tutto è Dio. La presenza di Dio è più evidente negli aspetti spirituali della realtà, così ogni mente/spirito è, in un certo qual modo, Dio.

Quando uomini e donne la ricevono consciamente, « l’energia divina » è spesso descritta come « energia cristica ». Si parla anche di Cristo, ma non di Gesù di Nazaret. « Cristo » è un titolo conferito a qualcuno che ha raggiunto uno stato di coscienza nel quale percepisce la propria divinità e può quindi affermare di essere un « Maestro universale ». Gesù di Nazaret non era il Cristo, ma soltanto una delle figure storiche nelle quali questa natura « cristica » si è rivelata, come nel caso del Buddha e di altri. Ogni manifestazione storica del Cristo mostra chiaramente che tutti gli esseri umani sono celesti e divini e li conduce verso questa realizzazione.

Per il New Age il Cristo Cosmico è un modello che può ripetersi in molte persone, luoghi e tempi; è il portatore di un enorme mutamento di paradigmi; è, in definitiva, un potenziale dentro di noi.

Il New Age parla anche volentieri di una realtà che chiama “il Cristo” ma – seguendo tutta una tradizione esoterica e gnostica – ha cura di distinguere “il Cristo” da Gesù di Nazareth come personaggio storico. Gesù non era “il Cristo”, o almeno non lo era in modo diverso da Buddha o da chiunque sia in grado di entrare in contatto con la scintilla divina che porta dentro di sé. È questa scintilla, propriamente, che costituisce “il Cristo” come principio divino all’interno dell’uomo. Gesù di Nazareth – come Buddha e altri maestri – merita certamente rispetto perché è riuscito a entrare in contatto con il suo “Cristo” interiore in modo evidente e convincente per i suoi discepoli. Ma chiunque di noi può entrare in contatto con il “Cristo” che ciascuno porta – e quindi diventare “il Cristo” – attraverso gli stati alterati di coscienza e la molteplicità di tecniche che il New Age insegna.

Per la fede cristiana, Gesù Cristo non è un modello, ma una persona divina la cui figura umano-divina rivela il mistero dell’amore del Padre per ogni essere umano attraverso la storia (Gv. 3, 16). Egli vive in noi perché condivide con noi la sua vita, ma questo non è né imposto né automatico. Tutti gli uomini e tutte le donne sono invitati a partecipare alla sua vita, a vivere « in Cristo ».

Il livello più interiore e più personale (« psichico ») nel quale gli esseri umani « avvertono » questa « divina energia cosmica » è detto anche « Spirito Santo ».

Si ha una mistica cosmica basata sulla consapevolezza di un universo che si evolve con energie dinamiche. Quindi, l’energia cosmica, la vibrazione, la luce, Dio, l’amore, anche il Sé superiore, si riferiscono tutti alla stessa e unica realtà, la fonte primaria presente in ogni essere.

Questa spiritualità consta di due elementi distinti, uno metafisico e l’altro psicologico. La componente metafisica deriva dalle radici esoteriche e teosofiche del New Age e fondamentalmente è una nuova forma di gnosi. Si accede al divino svelando misteri nascosti grazie alla ricerca dell’individuo del « reale dietro ciò che è solo apparente, dell’origine al di là del tempo, del trascendente al di là di ciò che è mera fugacità, della tradizione primordiale oltre la tradizione semplicemente effimera, dell’altro al di là dell’io, della divinità cosmica al di là dell’individuo incarnato ». La spiritualità esoterica « è un’indagine dell’Essere al di là della separatezza degli esseri, una sorta di nostalgia dell’unità perduta ».[10]

« Qui si può vedere la matrice gnostica della spiritualità esoterica, che appare evidente quando i figli dell’Acquario cercano l’Unità Trascendente delle religioni. Delle religioni storiche tendono a cogliere soltanto il nucleo esoterico, di cui sostengono di essere i custodi. In un certo qual modo negano la storia e rifiutano l’idea che la spiritualità possa essere radicata nel tempo o in qualche istituzione. Gesù di Nazaret non è Dio, ma una delle numerose manifestazioni del Cristo universale e cosmico ».[11]

La componente psicologica di questo tipo di spiritualità scaturisce dall’incontro fra cultura esoterica e psicologia (cf. 2.32). Il New Age diviene quindi un’esperienza di trasformazione psico-spirituale personale, considerata analoga all’esperienza religiosa. Per alcuni questa trasformazione assume la forma di una profonda esperienza mistica, che segue una crisi personale o una lunga ricerca spirituale. Per altri scaturisce dalla pratica della meditazione o da qualche tipo di terapia o ancora da esperienze paranormali che alterano gli stati di coscienza e permettono di percepire l’unità della realtà.[12]

Per i cristiani la vita spirituale è un rapporto con Dio che gradualmente, attraverso la sua grazia, diviene più profondo e in questo processo illumina anche il nostro rapporto con il prossimo e con l’universo. Spiritualità, in termini New Age, significa sperimentare stati di coscienza dominati da un senso di armonia e fusione con il Tutto. Dunque la « mistica » non si riferisce all’incontro con un Dio trascendente nella pienezza dell’amore, ma all’esperienza scatenata dal rivolgersi a se stessi, da un senso esaltante di essere tutt’uno con l’universo, di lasciare affondare la propria individualità nel grande oceano dell’Essere.[13]

La via di purificazione della mistica New Age basa sulla consapevolezza del disagio o alienazione, da superare mediante quest’immersione nel Tutto. Per cambiare, bisogna utilizzare tecniche che portino all’esperienza dell’illuminazione. Quest’ultima trasforma la coscienza di una persona e la pone in contatto con la divinità, intesa come l’essenza più profonda della realtà.

Le tecniche e i metodi offerti da questo sistema religioso immanentista, che non concepisce Dio come persona, procedono « dal basso ». Costituiscono un’impresa essenzialmente umana da parte di una persona che cerca di ascendere alla divinità mediante le proprie forze. Spesso si tratta di « un’ascesa » a livello di coscienza verso quanto è inteso come una consapevolezza liberatrice del « dio interiore ». Non tutti hanno accesso a queste tecniche, i cui benefici sono ristretti a una « aristocrazia » spirituale privilegiata.

Invece, l’elemento essenziale della fede cristiana è la discesa di Dio fra le creature, in particolare le più umili, deboli e meno dotate secondo i valori del « mondo ». Esistono tecniche spirituali che è utile apprendere, ma Dio è in grado di superarle o di farne a meno. « Il modo cristiano di avvicinarsi a Dio non si fonda su alcuna tecnica nel senso stretto della parola. Ciò contraddirebbe lo spirito d’infanzia richiesto dal Vangelo.

Molta letteratura New Age è pervasa dalla convinzione che non esista alcun essere divino « là fuori » o veramente distinto dal resto della realtà ma un « dio interiore ». Il nostro problema, secondo il New Age, è l’incapacità di riconoscere la nostra divinità, un’incapacità che si può superare con l’aiuto di una guida e con l’uso di una serie di tecniche volte a schiudere il nostro potenziale (divino) nascosto. L’idea fondamentale è che « Dio » è profondamente all’interno di noi. Siamo Dei e scopriamo il nostro potere illimitato eliminando strati e strati di inautenticità.63 Più riconosciamo questo potenziale più esso si realizza e in questo senso il New Age ha una propria idea di theosis, del divenire divini, più precisamente, del riconoscere e accettare la nostra natura divina. Nella Prefazione al Libro V dell’opera Adversus Haereses Sant’Ireneo fa riferimento a « Gesù Cristo, che, attraverso il Suo amore trascendente, è divenuto ciò che siamo, così da portarci ad essere perfino ciò che è egli stesso ». Qui la theosis, la comprensione cristiana della divinizzazione, non avviene soltanto grazie ai nostri sforzi, ma con l’assistenza della grazia di Dio che opera in noi e attraverso di noi. Ciò presuppone necessariamente la consapevolezza basilare di essere incompleti e persino peccatori e in nessun modo l’esaltazione del sé. Inoltre, si presenta come un’introduzione alla vita della Trinità, un caso perfetto di distinzione al centro dell’unità: una sinergia piuttosto che una fusione. Tutto ciò è frutto di un incontro personale, un’offerta di un nuovo tipo di vita. La vita in Cristo non è qualcosa di così personale e privato da essere limitato all’ambito della coscienza né si tratta soltanto di un nuovo livello di consapevolezza. Implica la trasformazione della nostra anima e del nostro corpo mediante la partecipazione alla vita sacramentale della Chiesa.

d.    Il mondo

Importantissimo per gran parte del pensiero New Age è il passaggio dal modello meccanicistico della fisica classica a quello « olistico » della fisica moderna atomica e subatomica, basato sul concetto di materia costituita da onde o energie invece che da particelle. L’universo è un oceano di energia, che è un tutto unico o una rete di legami. L’energia che anima quest’organismo unico che è l’universo è « spirito ». Non esiste alterità fra Dio e il mondo. Il mondo stesso è divino e subisce un processo evolutivo che porta dalla materia inerte a una « coscienza più elevata e perfetta ». Il mondo non è stato creato. Esso è eterno e autosufficiente. Il futuro del mondo dipende da un dinamismo interiore necessariamente positivo e porta all’unità (divina) riconciliata di tutto quanto esiste. Dio e il mondo, anima e corpo, intelligenza (razionalità) ed emotività, cielo e terra, sono un’unica immensa vibrazione di energia.

Per alcuni, l’ipotesi Gaia è « una strana sintesi di individualismo e collettivismo.

Nell’universo è tutto correlato. Infatti ogni parte è in sé immagine della totalità. Il tutto è in ogni cosa. Nella « grande catena dell’essere », tutti gli esseri sono intimamente legati e formano un’unica famiglia con differenti gradi di evoluzione. Ogni persona umana è un ologramma, un’immagine dell’insieme della creazione, in cui tutto vibra sulla propria frequenza. Ogni essere umano è un neurone del sistema nervoso centrale della Terra e tutte le entità individuali sono in rapporto di complementarietà le une con le altre.

Infatti, esiste una complementarietà interiore o androginia in tutta la creazione.[14]

Uno dei temi ricorrenti negli scritti e nel pensiero New Age è quello del « nuovo paradigma » introdotto dalla scienza contemporanea.

Il New Age nei confronti del mondo agisce per lo più a livello dei sentimenti, degli istinti e delle emozioni.

Chi utilizza l’aromaterapia o ascolta musica New Age, per esempio, in genere è semplicemente interessato agli effetti che essi hanno sulla propria salute e il proprio benessere. Solo una minoranza approfondisce lo studio del New Age e cerca di capire il suo significato teorico (« mistico »).

3.     La Next Age

(http://www.treccani.it/enciclopedia/next-age_(Lessico-del-XXI-Secolo)/

Espressione emersa tra la fine del 20° e l’inizio del 21° sec., soprattutto in Europa, per indicare la consapevolezza – ampiamente diffusa – del passaggio a una fase ulteriore del fenomeno un tempo noto come New age. È certamente sbagliato sostenere che N. a. sia un’etichetta statunitense, dal momento che negli Stati Uniti questa espressione è pressoché ignota al grande pubblico e usata soprattutto in ambito musicale; coesiste del resto con altre assai più popolari, Next Stage (“nuovo stadio”), Next Edge (“nuova angolazione”) e con altri termini ancora. Il termine più utilizzato negli Stati Uniti per descrivere il concetto è invece ascension (con riferimento all’ascesa dell’individuo a uno stato superiore), che difficilmente si potrebbe diffondere in paesi cattolici, dove sarebbe confuso con la festa liturgica.

L’espressione N. a. si è affermata invece soprattutto nell’Europa continentale; anche in Italia – dove è più facilmente comprensibile e traducibile – ha avuto successo anzitutto fra gli stessi new ager. Può essere descritta come il passaggio del New age dalla terza alla prima persona singolare. Per il New age il pianeta Terra, nel suo insieme, entrerà – o è già entrato – in un evo di superiore consapevolezza, felicità, benessere. Sulla scorta delle delusioni procurate dalle mancate trasformazioni planetarie che il New age aveva annunciato per trent’anni, il N. a. ammette che forse per la Terra, o per la società nel suo insieme, non è in vista alcuna gioiosa transizione; le cose, anzi, potrebbero perfino peggiorare. Il singolo, invece, può entrare nel suo N. a. personale e raggiungere uno stato superiore di prosperità, salute, soddisfazione – anche sul piano sessuale, che nel N. a. è spesso in primo piano. La società può anche andare alla rovina, ma la singola persona che ha accesso a determinate tecniche entrerà comunque in una sua età dell’oro personalissima e privata. Come ha notato acutamente lo storico statunitense J. Gordon Melton, questo passaggio è accompagnato da dichiarazioni – da parte di alcuni portavoce importanti del New age (ma non di tutti) – secondo cui, in realtà, il New age non ha mai promesso una trasformazione sociale, globale o planetaria. Nel New age l’elemento importante sarebbe sempre stato la trasformazione individuale. Si tratta, in realtà, di un semplice escamotage: uno sguardo anche superficiale alla letteratura del New age negli anni Ottanta e, soprattutto, Settanta, mostra una forte attesa di un’imminente età dell’oro. Nell’abbandono della fase utopica e nel ripiegamento sull’individualismo – con accenti spesso narcisistici – il N. a. è effettivamente ‘nuovo’ e diverso dal New age. Il N. a., naturalmente, è meno nuovo se si guarda alle tecniche e alle idee di fondo, che rimangono in gran parte le stesse. È anche vero che il N. a. – o la fase individualistica del New age – è, a sua volta, garantito e convalidato dalla forma di spiritismo detta channeling, in particolare attraverso le entità chiamate Pleiadiani, che si sono manifestate tramite una pluralità di ‘canali’ i cui messaggi sono tipici della nuova fase, e il cui contenuto, tra l’altro, è diventato negli ultimi anni sempre meno ottimistico, in quanto ha denunciato un grande complotto delle entità rivali, Rettiliani, cui sarebbero collegati altri complotti storici, fra cui quello, su cui esiste una vasta e spesso delirante letteratura (v. letteratura complottista), degli Illuminati. Il N. a. rappresenta una corrente da sempre presente nel New age, ma minoritaria nel New age classico, precisamente per il suo carattere individualistico, che si prestava ad accuse di disinteresse egoistico nei confronti delle prospettive utopistiche, planetarie e globali un tempo prevalenti. D’altro canto, il N. a. ha poi radici ancora più antiche, fra l’altro nel cosiddetto pensiero positivo e nel movimento del self-help.

4.     Le possibili porte aperte all’azione straordinaria del Diavolo

Quando una persona si trova ad affrontare un periodo difficile della propria vita ed è quindi psicologicamente debole, ecco che puntualmente il male fa la propria mossa attraverso la new age. Dal nulla compare miracolosamente un “guru” oppure “l’energia divina” che nelle loro molteplici forme iniziano a tenderti la mano e a prometterti la pace e il conforto, quella che non trovi da anni e che la Chiesa non riesce a darti, perchè l’hai abbandonata da anni, probabilmente perchè le pulsioni del mondo ti hanno attratto verso altri lidi e la Messa annoiava a morte.

L’energia divina invece non ti annoia, perchè non ti chiede sacrifici. Con una certa somma puoi partecipare ad un seminario e in un weekend magari diventare anche “maestro”. Puoi guarire le persone con la semplice imposizione delle mani e fare del bene.

Meditare ti aiuta a connetterti al Sè Divino, quel Sè che è onnipotente, perchè l’uomo è Dio e tutti i poteri sono dentro di noi, basta solo tirarli fuori.

Basta accostarsi ad un “guru”, seguirlo e servirlo, fare quello che dice e provare devozione assoluta nei suoi confronti.

Il “guru” ti insegnerà a ripetere un mantra di cui non devi assolutamente conoscere il significato e ti inizierà ad una forma di meditazione mirata a risvegliare la Kundalini, il serpente sacro (eh si, sempre lui cari amici, vedrete come ritornerà sempre) il quale ti porterà al Samadhi, l’unione finale con il divino, l’illuminazione.

 

Le conseguenze della New Age

E’ chiaro che buona parte dei benefici di queste discipline sono solo il frutto della nostra mente e del compiacimento che si prova nel praticarle.

Ma è anche vero che ci sono degli aspetti reali che non dipendono dal praticante, arrivano dall’esterno e solo apparentemente sono sotto il controllo di quest’ultimo.

Mi riferisco al calore del pranoterapeuta, alla beatitudine della meditazione, alla pace apparente che si avverte durante la pratica di queste tecniche e delle coincidenze che avvengono quando si inizia ad aprire certi canali.

Gesù ha detto chiaramente:

Chi non è con me, è contro di me; e chi non raccoglie con me, disperde. Lc 11, 15-26

Cosa significa questa frase?  Gesù l’ha pronunciata dopo aver scacciato un demone e voleva semplicemente dirci che tutto quello che non viene da lui è opera del male e il Male può anche travestirsi da angelo, ad una delle veggenti di Medjugorje è apparso addirittura travestito da Madonna, per cui possiamo immaginare quanto sia scaltro e ingannatore.

Gesù nei suoi insegnamenti non ha mai parlato di canalizzare energie o di meditare su serpenti per risvegliare le siddhi (i poteri straordinari che gli yogi si troverebbero a padroneggiare ad un certo livello della propria pratica).

Ci ha semplicemente detto di amarci come Lui ci ha amato e ci ha avvisato di stare alla larga dai falsi profeti:

«Guardatevi dai falsi profeti i quali vengono verso di voi in vesti da pecore, ma dentro sono lupi rapaci. Li riconoscerete dai loro frutti. Si raccoglie forse uva dalle spine, o fichi dai rovi?  Così, ogni albero buono fa frutti buoni, ma l’albero cattivo fa frutti cattivi.  Un albero buono non può fare frutti cattivi, né un albero cattivo far frutti buoni.  Ogni albero che non fa buon frutto è tagliato e gettato nel fuoco.  Li riconoscerete dunque dai loro frutti.”Mt 7:15

1Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa è la via che conduce alla perdizione, e molti sono coloro che entrano per essa. Quanto stretta è invece la porta e angusta la via che conduce alla vita! E pochi sono coloro che la trovano!”. Matteo 7:13-29

Queste discipline promettono la felicità con pochi sacrifici, tanti che le praticano asseriscono di aver abbandonato la Chiesa perchè noiosa e perchè i suoi insegnamenti non sarebbero al passo dei tempi.

In realtà si finisce per abbandonare la Chiesa perchè non abbiamo voglia di entrare per la porta stretta e il male finisce per sedurci con tutto il fascino e il mistero di queste pratiche orientaleggianti.

Il male si serve della New Age e di tutte le pratiche annesse per allontanarci con furbizia da Gesù e dal suo messaggio salvifico.

E lo fa abbagliandoci la vista, saziando il nostro ego e i nostri sensi fin quando saremo qui su questa terra e portandoci in maniera subdola ad odiare la Chiesa e tutti i suoi rappresentanti.

“Poi disse loro: «Fate attenzione e guardatevi dall’avarizia, perché la vita di uno non consiste nell’abbondanza delle cose che possiede». Ed egli disse loro una parabola: «La tenuta di un uomo ricco diede un abbondante raccolto; ed egli ragionava fra sé dicendo: Che farò, perché non ho posto dove riporre i miei raccolti? E disse: “Questo farò, demolirò i miei granai e ne costruirò di più grandi, dove riporrò tutti i miei raccolti e i miei beni, poi dirò all’anima mia: Anima, tu hai molti beni riposti per molti anni; riposati, mangia, bevi e godi. Ma Dio gli disse: “Stolto, questa stessa notte l’anima tua ti sarà ridomandata e di chi saranno le cose che tu hai preparato?”

Luca 12: 15-21

 

Tecniche e pratiche per ottenere l’illuminazione e il benessere

Le tecniche che stiamo analizzando possono essere distinte, in base a un primo criterio, tra quelle laiche e quelle religiose: le prime utilizzano il riferimento al concetto di energia, e si fondano sulla credenza di poter esercitare un controllo su di essa. Le seconde ritengono che tale energia sia di origine chiaramente spirituale, e si affidano a intermediari, cose o entità soprannaturali, per ottenere la guarigione. Entrambe sono tecniche corporee, nel senso che utilizzano questa “energia” canalizzandola attraverso il corpo del guaritore e/o dirigendola verso la persona da guarire, normalmente per un disturbo somatico.

Le prime, quelle laiche, pretendono di curare tramite una energia (non identificabile) presente nelle cose. Tra di esse possiamo ricordare i farmaci omeopatici, cristalli, pietre e minerali in genere, la cura attraverso i colori, i quali sono appunto costituiti di frequenze elettromagnetiche emesse da cose.

Alcune di esse, pur nella loro “laicità”, e cioè senza riferirsi allʼesistenza di entità soprannaturali, sostengono di curare tramite una energia che passerebbe, come un fluido, dalle mani o dal corpo del guaritore per andare a posarsi su punti precisi del corpo del sofferente, come lo shiatsu, la terapia craniosacrale, il Touch for Health, la pranoterapia, in parte il reiki (il quale è di derivazione religiosa, ma pare funzioni lo stesso anche se uno non ci crede).

Le seconde, tecniche fondate sullʼenergia spirituale, sostengono con molta più umiltà che il guaritore non è degno di canalizzare direttamente e controllare queste energie. Egli deve affidarsi al lavoro più specializzato di un tecnico sovrannaturale, di solito un subalterno nella gerarchia celeste, come un angelo, talvolta Gesù Cristo o la Madonna in persona.

Il guaritore, in questi casi, funge da tramite e intercede presso la divinità perché conceda graziosamente la sua benedizione e la grazia alla persona sofferente. Eʼ questo il caso della floriterapia (di ispirazione dichiaratamente cristiana nel caso di Bach, più genericamente spirituale per le altre floriterapie) che opera per il tramite di una energia divina racchiusa nei fiori; la cura con acque di luce o vibrazionali, dotate di potere terapeutico in quanto provenienti da luoghi sacri; quella caratterizzata da rituali di invocazione e devozione agli angeli custodi del theta Healing; la dieta alimentare di lunga vita serena attraverso le prescrizioni dietetiche ricavate dalla Bibbia, e, in genere, tutte le tecniche e i rituali di chiara impronta New age.

In questi casi, nel rispetto per le credenze altrui, non ci si può, in coscienza, qualificare come terapeuti, professionisti della salute, naturopati e tantomeno medici, quando si delega la guarigione a una sorta di divinità su cui non si ha altro potere se non quello di sottomettersi ad esso, ma si dovrebbe, per serietà e coerenza, qualificarsi come semplici credenti che si affidano a poteri soprannaturali che non conoscono e che non vogliono conoscere.

 

Alcuni strumenti di contatto energetico

Ci riferiamo precisamente a determinati oggetti che possono assumere vari nomi a seconda del creatore: convogliatore di energia, trasmutatore di energia, convertitore d’onda, riequilibratore energetico, vortex, accumulatore energetico, bio generatore e non ultimo il famoso braccialetto power balance.

Tutti questi oggetti possono cambiare nella forma, dal pendente al poster da appendere in camera, dalla stuoia ad un innocuo cilindretto da tenere accanto a se durante la meditazione ed anche durante il giorno se necessario.

Il concetto che li accomuna è però identico, tutti riportano una sorta di diagramma energetico (che ricorda i famosi Yantra o Mandala indo/buddhisti), tutti unici e tutti caricati con “formula segreta” dal creatore che ne detiene il progetto e che assicura guarigioni prodigiose, energia positiva e felicità.

Tali convogliatori sarebbero in grado infatti di convogliare l’energia dall’universo e concentrarla in prossimità del diagramma, in particolare sono osannati per la presunta capacità di pulire la casa ed anche i cibi e le bevande dalle energie negative.

IN SINTESI

Le aperture al Diavolo (condividere con l’assemblea)

  • Divinizzazione dell’uomo, centro della sua vita
  • L’uomo è creatore perché unito alla energia cosmica
  • Tecniche e pratiche per l’uso di energie e entità spirituali
  • Uso della medicina alternativa o sostitutiva
  • Rifiuto della relazione con Gesù visto come esempio di realizzazione di ogni uomo
  • Pensiero e mentalità umana divinizzati nell’individualismo a contatto con il cosmo
  • Dall’esoterismo iniziazione all’occultismo e al satanismo

 

5.     Gesù Cristo ci offre l’acqua della vita

L’unico fondamento della Chiesa è Gesù Cristo, il suo Signore. Egli è al centro di ogni atto cristiano e di ogni messaggio cristiano. Per questo la Chiesa ritorna continuamente all’incontro con il suo Signore. I Vangeli narrano di numerosi incontri con Lui. Tuttavia, un episodio che illustra eloquentemente quanto Egli ci offre è quello del suo incontro con la Samaritana presso il pozzo di Giacobbe, narrato nel quarto capitolo del Vangelo di Giovanni. È un episodio che è stato descritto come « paradigma del nostro impegno con la verità ».86 L’esperienza dell’incontro con lo straniero che ci offre l’acqua della vita illustra in che modo i cristiani possono e devono impegnarsi nel dialogo con chiunque non conosca ancora Gesù.

Un elemento di grande fascino della narrazione di Giovanni è che la donna impiega del tempo perfino a capire che cosa intende Gesù per acqua « di vita », o acqua « viva » (versetto 11). Ciononostante, la donna è affascinata, non solo dallo straniero in sé, ma anche dal suo messaggio, e resta ad ascoltarlo. Dopo un primo stupore nel capire che Gesù sa molto su di lei (« Hai detto bene non ho marito; infatti hai avuto cinque mariti e quello che hai ora non è tuo marito; in questo hai detto il vero », versetti 17-18), è disposta a conoscere la verità su se stessa: « Signore, vedo che tu sei un profeta » (versetto 19). Comincia il dialogo sull’adorazione di Dio: « Voi adorate quel che non conoscete, noi adoriamo quello che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei » (versetto 22). Gesù tocca il suo cuore e così la dispone ad ascoltare ciò che Egli dice di Se stesso in quanto Messia. Le parole « Sono io, che ti parlo » (versetto 26) la preparano ad aprire il cuore alla vera adorazione in Spirito e all’auto-rivelazione di Gesù come l’Unto di Dio.

La donna « intanto lasciò la brocca, andò in città e disse alla gente » tutto su quell’uomo (versetto 28). L’effetto notevole che l’incontro con lo straniero ha sulla donna rende gli altri curiosi a tal punto che anche loro « uscirono allora dalla città e andarono da lui » (versetto 30). Ben presto accettano la verità sulla sua identità: « Non è più per la tua parola che noi crediamo; ma perché noi stessi abbiamo udito e sappiamo che questi è veramente il salvatore del mondo » (versetto 42). Passano dal sentir parlare di Gesù al conoscerlo personalmente, poi a comprendere il significato universale della sua identità. Tutto ciò avviene perché la loro mente e il loro cuore sono ben disposti.

Il fatto che l’episodio si svolga presso un pozzo è significativo. Gesù offre alla donna una « sorgente … che zampilla per la vita eterna » (versetto 14). Il modo gentile che ha Gesù nel trattare la donna è un esempio di efficienza pastorale nell’aiutare l’altro ad essere sincero senza difficoltà, nell’impegnativo processo di auto- revisione (« Mi ha detto tutto quello che ho fatto », versetto 39). Questo approccio potrebbe essere molto fruttuoso verso le persone che possono essere state attirate dall’Acquario (colui che porta l’acqua), ma che ricercano ancora la verità in modo autentico. Bisognerebbe invitarle ad ascoltare Gesù che non ci offre solo qualcosa che soddisfa la nostra sete quotidiana, ma anche la profonda e nascosta sete spirituale dell’ « acqua viva ». È importante riconoscere la sincerità delle persone che ricercano la verità. Non si tratta di inganno o di auto-inganno. Come ben sa ogni buon educatore, è anche importante essere pazienti. Una persona che incontra la verità si trova subito rinvigorita da un senso completamente nuovo di liberazione riguardo ai fallimenti e ai timori del passato, e « chi desidera conoscere se stesso, come la donna presso il pozzo, trasmetterà agli altri il desiderio di conoscere la verità che renderà liberi anche loro ».87

L’invito a incontrare Gesù Cristo, il portatore dell’acqua di vita, avrà un impatto maggiore se proverrà da parte di qualcuno che è stato profondamente colpito e in modo evidente dal suo incontro con Gesù, perché non viene fatto solo da qualcuno che ha semplicemente sentito parlare di Lui, ma da qualcuno che può star certo che « questi è veramente il Salvatore del mondo » (versetto 42). Bisogna permettere alle persone di reagire a loro modo, seguendo il proprio ritmo e permettere a Dio di fare il resto.

6.     In sintesi

Formulazione del New Age di William BLOOM, in HEELAS, p. 225 e seg.:

– Tutta la vita, tutta l’esistenza, è manifestazione dello Spirito, l’Inconoscibile, di quella suprema coscienza chiamata con tanti diversi nomi in molte e differenti culture.

– Lo scopo e la dinamica di tutta l’esistenza è di manifestare appieno Amore, Saggezza, Illuminazione.

– Tutte le religioni sono espressione della stessa realtà interiore.

– Tutta la vita, così come la percepiamo con i cinque sensi umani o con gli strumenti scientifici, è soltanto il velo esterno della realtà causale, interiore e invisibile.

– Parimenti, gli esseri umani sono creature duplici con: 1) una personalità temporanea esteriore e 2) un essere interiore pluridimensionale (anima o sé superiore).

– La personalità esteriore è limitata e tende all’amore.

– Lo scopo dell’incarnazione dell’essere interiore è di condurre le vibrazioni della personalità esteriore ad una risonanza d’amore.

– Tutte le anime incarnate sono libere di scegliere il proprio cammino spirituale.

– I nostri maestri spirituali sono coloro la cui anima è libera dal bisogno di incarnarsi ed esprimono amore incondizionato, saggezza e illuminazione. Alcuni di questi grandi esseri sono ben noti e hanno ispirato le religioni del mondo. Altri invece non sono conosciuti e operano in maniera invisibile.

– Tutta la vita, nelle sue differenti forme e nei suoi diversi stati, è energia interdipendente e ciò include i nostri atti, sentimenti e pensieri. Collaboriamo con lo Spirito e con queste energie alla creazione della nostra realtà.

– Sebbene sostenuti dalla dinamica dell’amore cosmico, siamo tutti responsabili della nostra condizione, del nostro ambiente e di tutta la vita.

– Durante questo periodo di tempo, l’evoluzione del pianeta e dell’umanità è arrivata a un punto in cui viviamo un mutamento spirituale fondamentale nella nostra coscienza individuale e collettiva. Per questo motivo parliamo di New Age. Questa nuova coscienza è il risultato dell’incarnazione sempre più positiva di quelle che alcuni definiscono energie d’amore cosmico. Questa nuova coscienza si manifesta con una comprensione istintiva della sacralità di tutta l’esistenza e, in particolare, della sua interdipendenza.

– Questa nuova coscienza e questa nuova comprensione dell’interdipendenza dinamica di tutta la vita indicano lo sviluppo di una cultura planetaria completamente nuova.

HEELAS cita (p. 226) la « formulazione complementare » di Jeremy TARCHER

  1. Il mondo, inclusa la razza umana, è espressione di una natura divina superiore e più completa.
  2. Nascosto in ogni essere umano vi è un Sé Superiore divino che è la manifestazione della natura divina superiore e più completa.
  3. Questa natura superiore può essere risvegliata e può divenire il centro della vita quotidiana dell’individuo.
  4. Questo risveglio è la ragione dell’esistenza di ogni vita individuale.

David SPANGLER è citato in « Actualité des religions » nº 8, settembre 1999, p. 43, sulle caratteristiche della visione del New Age, che è:

– Olistica (globalizzante, perché esiste una sola realtà-energia).

– Ecologica (La Terra, Gaia, è la nostra madre; ognuno di noi è un neurone del sistema nervoso centrale della Terra).

-Androgina (l’arcobaleno e lo Yin/Yang sono entrambi simboli del New Age e riguardano la complementarità dei contrari, in particolare maschile e femminile).

– Mistica (riscontra il sacro in tutte le cose, anche quelle più ordinarie).

– Planetaria (le persone devono essere sia radicate nella propria cultura sia aperte all’universale, capaci di promuovere l’amore, la compassione, la pace e persino lo stabilimento di un governo mondiale).

7.     Glossario

Androginia: non è ermafroditismo, ossia la contemporanea presenza delle caratteristiche fisiche di entrambi i sessi, ma la consapevolezza della presenza in ogni individuo di elementi maschili e femminili. È uno stato equilibrato di armonia interiore fra animus e anima. Nel New Age questo stato è il prodotto di una nuova consapevolezza di questo doppio modo di essere e di esistere, caratteristico di ogni uomo e di ogni donna. Più si diffonderà, più contribuirà alla trasformazione dei rapporti interpersonali.

Antroposofia: dottrina teosofica diffusa in origine dal croato Rudolf Steiner (1861-1925), che abbandonò la Società Teosofica dopo averne diretto il ramo tedesco dal 1902 al 1913. È una dottrina esoterica che intende iniziare le persone a una « conoscenza oggettiva » nella sfera spirituale-divina. Steiner credeva che ciò lo avrebbe aiutato a esplorare le leggi dell’evoluzione del cosmo e dell’umanità. Ogni essere fisico possiede un essere spirituale corrispondente. E la vita terrena è influenzata da energie astrali e da essenze spirituali. Si afferma che la Akasha Chronicle (Cronaca di Akasha) sia una «  memoria cosmica » accessibile agli iniziati.95

Channeling: i medium psichici sostengono di agire come canali di informazioni provenienti da altri esseri, generalmente entità disincarnate che vivono a un livello superiore. Ciò collega esseri diversi quali maestri ascesi, angeli, divinità, entità collettive, spiriti della natura e il Sé Superiore.

Coscienza planetaria: la visione del mondo sviluppatasi negli anni’80 promuove la fedeltà alla comunità umana piuttosto che alle nazioni, alle tribù o a gruppi sociali istituzionali. Si può considerare l’erede dei movimenti del primi anni del XX secolo che promuovevano un governo mondiale. La coscienza dell’unità dell’umanità ben si adatta all’ipotesi Gaia.

Cristalli: si pensa che vibrino a determinate frequenze. Quindi sono utili alla trasformazione di sé. Vengono utilizzati in varie terapie e nella meditazione, nella visualizzazione, nei « viaggi astrali » oppure come amuleti. Guardandoli dal di fuori, non hanno un potere intrinseco, ma sono semplicemente belli.

Cristo: per il New Age la figura storica di Gesù altro non è che l’incarnazione di un’idea o di un’energia o ancora di un insieme di vibrazioni. Per Alice Bailey, è necessario un grande giorno di supplica, in cui tutti i credenti creino una concentrazione tale di energia spirituale da dar luogo a una nuova incarnazione, che riveli in che modo ci si può salvare… Per molte persone, Gesù non è altro che un maestro spirituale che, come Buddha, Mosè e Maometto, è stato pervaso dal Cristo cosmico. Il Cristo cosmico è anche noto come energia cristica alla base di ogni essere e di tutto l’essere. Gli individui devono essere iniziati gradualmente alla consapevolezza di questa caratteristica cristica che tutti possiedono. Cristo, per il New Age, rappresenta lo stato più elevato di perfezione del sé.96

Enneagramma: (dal greco ennéa = nove + gramma = segno) il nome si riferisce a un diagramma composto da un cerchio con nove punti sulla sua circonferenza, collegati all’interno del cerchio da un triangolo e da una figura a sei angoli. In origine fu utilizzato a scopo divinatorio, ma è divenuto famoso come simbolo di un sistema di classificazione delle personalità che consta di nove tipi standard di carattere. È diventato celebre dopo la pubblicazione del libro di Helen Palmer The Enneagram.97 L’autrice riconosce di essere debitrice del pensatore esoterico russo G.I Gurdjieff, dello psicologo cileno Claudio Naranjo e dell’autore Oscar Ichazo, fondatore di Arica. L’origine dell’Enneagramma resta avvolta nel mistero, ma alcuni sostengono che derivi dal misticismo Sufi.

Ermetismo: insieme di pratiche religiose e speculazioni filosofiche legate agli scritti del Corpus Hermeticum e ai testi alessandrini attribuiti al mitico Ermete Trismegisto. Quando si diffusero per la prima volta durante il Rinascimento, si pensò che potessero rivelare le dottrine precristiane, ma studi successivi ne fissarono l’origine al primo secolo dell’era cristiana.98 L’ermetismo alessandrino è la fonte maggiore dell’esoterismo moderno, con il quale ha in comune l’eclettismo, il rifiuto del dualismo ontologico, l’affermazione del carattere positivo e simbolico dell’universo, l’idea della caduta e della successiva ripresa dell’umanità. La speculazione ermetica ha rafforzato il credo in un’antica tradizione fondamentale o philosophia perennis comune a tutte le tradizioni religiose. Le forme alte e cerimoniali del magico si svilupparono proprio a partire dall’ermetismo rinascimentale.

Esoterismo: (dal greco esotéros = interiore), si riferisce in genere a un antico e nascosto corpo di conoscenza accessibile solo a gruppi di iniziati, che si definiscono custodi delle verità nascoste alla maggior parte dell’umanità. Il processo di iniziazione porta gli individui da una conoscenza della realtà meramente esteriore e superficiale a una verità interiore e, contemporaneamente, risveglia la loro coscienza a un livello più profondo. Le persone sono invitate a intraprendere questo « viaggio interiore » per scoprire la « scintilla divina » dentro di sé. La salvezza, in questo contesto, coincide con una scoperta del sé.

Espansione della coscienza: se il cosmo è la catena ininterrotta dell’essere, tutti i livelli di esistenza, minerale, vegetale, animale, umano, cosmico e divino, sono interdipendenti. Gli esseri umani divengono consapevoli del loro posto in questa visione olistica di realtà globale espandendo la propria coscienza ben al di là dei suoi limiti normali. Il New Age offre una grandissima varietà di tecniche per aiutare le persone a raggiungere un livello superiore di percezione della realtà, un modo per superare la separazione fra soggetti e oggetti nel processo conoscitivo, sfociando in una fusione totale di ciò che la consapevolezza normale e inferiore considera realtà separate e distinte.

Età dell’Acquario: ogni età astrologica di circa 2.146 anni prende il nome da uno dei segni dello zodiaco, ma i « grandi giorni » procedono a ritroso, così l’attuale Età dei Pesci sta per finire e sta per subentrare l’Età dell’Acquario. Ogni età ha le proprie energie cosmiche. L’energia dei Pesci ha creato un’era di guerre e conflitti, ma quella dell’Acquario sarà un’era di armonia, pace e unità. Da questo punto di vista, il New Age accetta l’inevitabilità storica. Secondo alcuni l’Età dell’Ariete è stata l’era della religione ebraica, l’Età dei Pesci è quella del cristianesimo e l’Età dell’Acquario sarà quella di una religione universale.

Evoluzione: nel New Age c’è molto di più dell’evoluzione degli esseri viventi a forme superiori di vita. Il modello fisico è proiettato nell’ambito psichico cosicché una forza immanente negli esseri umani li spingerà a forme di vita spirituale superiore. Gli esseri umani non hanno il pieno controllo di questa forza, ma le loro buone o cattive azioni possono accelerare o ritardare il loro progresso. Tutta la creazione, inclusa l’umanità, si muove inesorabilmente verso la fusione con il divino. La reincarnazione occupa ovviamente un posto molto importante in questa visione di progressiva evoluzione spirituale che comincia con la nascita e continua dopo la morte.99

Feng-shui: è una forma di geomanzia, e precisamente un metodo cinese occulto di decifrazione della presenza nascosta di correnti positive o negative negli edifici e in altri luoghi sulla base della conoscenza delle forze terrestri e atmosferiche. « Proprio come il corpo umano o il cosmo, i vari siti sono attraversati da influssi il cui corretto bilanciamento è la fonte della salute e della vita ».100

Gnosi: in generale è una forma di conoscenza non intellettuale, ma visionaria o mistica, pensata per essere rivelata e capace di unire

l’essere umano al mistero divino. Nei primi secoli del cristianesimo, i Padri della Chiesa combatterono lo gnosticismo in quanto si opponeva alla fede. Alcuni scorgono la rinascita delle idee gnostiche in grande parte del pensiero del New Age e alcuni autori ad esso legati citano lo gnosticismo primitivo. Tuttavia, la grande enfasi posta dal New Age sul monismo e anche sul panteismo o panenteismo incoraggia l’uso del termine neo-gnosticismo per distinguere la gnosi del New Age dall’antico gnosticismo.

Grande Fratellanza Bianca: Madame Blavatsky sosteneva di essere in contatto con i mahatma o maestri, esseri elevati che insieme costituiscono la Grande Fratellanza Bianca. Li considerò guide dell’evoluzione della razza umana e dell’opera della Società Teosofica.

Iniziazione: nell’etnologia religiosa è il viaggio cognitivo e/o esperienziale durante il quale l’individuo è ammesso, o da solo o come membro di un gruppo, per mezzo di particolari rituali, a far parte di una comunità religiosa, di una società segreta (ad esempio la Massoneria) o di un’associazione di tipo misterico (magica, esoterica-occulta, teosofica, ecc.).

Karma: (dalla radice sanscrita Kri = azione, fatto), nozione chiave dell’Induismo, del Giainismo e del Buddismo, ma dal significato mutevole. Nell’antico periodo vedico indicava l’azione rituale, in particolare il sacrificio, per mezzo del quale una persona accedeva alla felicità o alla beatitudine dell’aldilà. Quando il Giainismo e il Buddismo fecero la loro apparizione (circa sei secoli prima di Cristo) il Karma perse il suo significato salvifico: la via della liberazione era la conoscenza dell’Atman o « sé ». Nella dottrina del samsara, il Karma divenne il ciclo incessante della nascita e della morte umane (Induismo) o della rinascita (Buddismo).101 Nel New Age, la « legge del Karma » viene spesso considerata come l’equivalente morale dell’evoluzione cosmica. Il Karma non ha dunque più nulla a che fare con il male o la sofferenza, che sono illusioni da sperimentare come parte di un « gioco cosmico », ma è la legge universale di causa ed effetto e fa parte della tendenza dell’universo interdipendente a muoversi verso un equilibrio morale.102

Misticismo: Il misticismo del New Age si rivolge al sé piuttosto che entrare in comunione con Dio che è « totalmente altro ». È fusione con l’universo, un annullamento definitivo dell’individuo nell’unità del tutto. L’esperienza del Sé è l’esperienza del divino, così si guarda dentro se stessi alla scoperta di saggezza, creatività e potere autentici.

Monismo: dottrina metafisica secondo la quale le differenze fra gli esseri sono illusorie. Esiste un unico essere universale di cui fa parte ogni cosa e ogni persona. Dato che il monismo del New Age include l’idea che la realtà sia fondamentalmente spirituale, si tratta di una forma contemporanea di panteismo (a volte anche un esplicito rifiuto del materialismo, in particolare del Marxismo). La sua pretesa di risolvere tutto il dualismo non lascia spazio a un Dio trascendente e quindi ogni cosa è Dio. Un problema ulteriore per il cristianesimo sorge quando si solleva la questione dell’origine del male. C.G. Jung vide il male come « zona d’ombra » di Dio, che, invece, per il teismo classico è solo bontà.

Movimento del Potenziale Umano: dalla sua nascita (Esalen, California, anni ’60) questo movimento ha sviluppato una rete di gruppi promotori della liberazione di un’innata capacità creativa umana mediante l’auto-realizzazione. Per banalissimi motivi economici un numero sempre più alto di società utilizza nei programmi di formazione di gestione aziendale varie tecniche di trasformazione personale. Tecnologie Transpersonali, il Movimento per la Consapevolezza Spirituale Interiore, lo Sviluppo Organizzativo e la Trasformazione Organizzativa sono tutti presentati come non religiosi, ma in realtà i dipendenti delle società possono ritrovarsi sottomessi a una « spiritualità » aliena, in una situazione che solleva problemi relativi alla libertà personale. Sono chiari i legami fra spiritualità orientale e psicoterapia, mentre la psicologia junghiana e il Movimento del Potenziale Umano hanno esercitato una notevole influenza sullo sciamanesimo e su forme « ricostruite » di paganesimo come il Druidismo e la Wicca. In generale, la « crescita personale » si può intendere come la forma assunta dalla « salvezza religiosa » nel movimento del New Age: la liberazione dalla sofferenza e dalla debolezza umane sarà possibile grazie allo sviluppo del potenziale umano, frutto di un contatto sempre maggiore con la nostra divinità interiore.103

Musica New Age: è un’industria molto florida. Questa musica viene molto spesso confezionata come strumento per raggiungere l’armonia con se stessi o con il mondo, e una parte di essa è « celtica » o druidica. Alcuni compositori del New Age sostengono che la loro musica edifichi ponti fra il conscio e l’inconscio, ma probabilmente ciò accade quando, oltre alle melodie, vi è la ripetizione ritmica e meditativa di frasi chiave. Al pari di altri elementi del fenomeno del New Age, parte di questa musica ha lo scopo di inserire ancor di più le persone nel Movimento, ma per lo più è solo una questione commerciale o artistica.

Neopaganesimo: titolo spesso rifiutato da coloro a cui viene attribuito, si riferisce a una corrente che scorre parallela al New Age e che con esso interagisce. Sulla grande onda della reazione alle religioni tradizionali, in particolare all’eredità giudaico-cristiana dell’Occidente, molti hanno rivisitato antiche religioni indigene, tradizionali e pagane. Qualunque cosa preceda nel tempo il cristianesimo è giudicata più autenticamente vicina allo spirito del Paese o della nazione, una forma incontaminata di religione naturale in contatto con le forze della natura, spesso matriarcale, magica o sciamanica. L’umanità sarà più sana se tornerà al ciclo naturale delle feste (agresti) e a una generale affermazione della vita. Alcune religioni « neopagane » sono recenti ricostruzioni il cui rapporto autentico con le forme originali è discutibile, soprattutto quando sono dominate da elementi ideologici moderni come l’ecologia, il femminismo o, in alcuni casi, miti di purezza razziale.104

New Thought: movimento religioso fondato nel XIX secolo negli Stati Uniti d’America. Ebbe origine dall’idealismo di cui fu una forma molto diffusa. Dio è totalmente buono e il male è soltanto un’illusione. La realtà fondamentale è la mente. Poiché ognuno causa

con la propria mente gli eventi nella propria vita, occorre che si assuma la responsabilità definitiva di ogni aspetto della propria condizione.

Occultismo: la conoscenza occulta (nascosta) delle forze nascoste della mente e della natura, che sono alla base dei credi e delle pratiche legate a una presunta « filosofia perenne » segreta derivata dalla magia e dall’alchimia greche antiche, da una parte, e dal misticismo ebraico dall’altro. Questi elementi sono tenuti nascosti da un codice segreto imposto agli iniziati riuniti in gruppi o società a guardia di questa conoscenza e di queste tecniche. Nel XIX secolo, lo Spiritismo e la Società Teosofica introdussero forme nuove di occultismo che a loro volta hanno influenzato varie correnti del New Age.

Olismo: concetto chiave nel « nuovo paradigma », che sostiene di offrire una cornice teorica che racchiude l’intera visione del mondo dell’uomo moderno. In contrasto con l’esperienza di una sempre maggiore frammentazione nella scienza e nella vita quotidiana, l’« integrità » (wholeness) è presentata come concetto metodologico e ontologico centrale. L’umanità è presente nell’universo come parte di un singolo organismo vivente, una rete armoniosa di rapporti dinamici. La distinzione classica fra soggetto e oggetto per la quale Cartesio e Newton vengono criticati, è sfidata da vari scienziati che offrono un ponte fra la scienza e la religione. L’umanità fa parte di una rete universale (ecosistema, famiglia) di natura e mondo, e deve cercare di essere in armonia con ogni elemento di questa autorità quasi trascendente. Quando si comprende qual è il proprio ruolo nella natura, nel cosmo che è anche divino, allora si comprende che « integrità » e « santità » sono un’unica cosa. L’articolazione più chiara del concetto di olismo è l’ipotesi « Gaia ».105

Panteismo: (dal greco pan = tutto e theos = Dio) il credo nel fatto che tutto sia Dio o, a volte, che tutto sia in Dio e che Dio sia in tutto (panenteismo). Ogni elemento dell’universo è divino e la divinità è ugualmente presente in tutte le cose. Questa visione non lascia spazio a Dio quale essere distinto così come lo intende il teismo classico.

Parapsicologia: si occupa di cose quali percezione extrasensoriale, telepatia, telecinesi, guarigione psichica e comunicazione con gli spiriti per mezzo di medium o del channeling. Nonostante le feroci critiche degli scienziati, la parapsicologia si è rafforzata sempre più e si adatta molto bene all’idea, diffusa in alcuni ambienti del New Age, che gli esseri umani abbiano straordinarie abilità psichiche, ma spesso non sviluppate.

Pensiero positivo: convinzione che gli individui abbiano la facoltà di cambiare fisicamente la realtà o le circostanze esterne modificando il proprio atteggiamento mentale, pensando in termini positivi e costruttivi. A volte, si tratta di divenire consapevoli di credenze mantenute a livello inconscio che determinano la nostra situazione di vita. I pensatori positivi si aspettano dal loro atteggiamento buona salute e pienezza, spesso prosperità e perfino l’immortalità.

Psicologia del Profondo: scuola di psicologia fondata da C.G. Jung, già allievo di Freud.

Jung riconobbe che la religione e le questioni spirituali erano importanti per la salute e l’integrità della persona. L’interpretazione dei sogni e l’analisi degli archetipi sono stati gli elementi chiave del suo metodo. Gli archetipi sono forme appartenenti alla struttura ereditata della psiche umana. Essi appaiono in motivi ricorrenti o immagini nei sogni, nelle fantasie, nel mito e nelle favole.

Rebirthing: nei primi anni ’70, Leonard Orr descrisse il « rebirthing » come processo mediante il quale una persona può identificare e isolare aree della sua coscienza irrisolte e fonte di problemi attuali.

Reincarnazione: nel New Age è legata al concetto di evoluzione ascendente fino a diventare divini. Al contrario delle religioni indiane o di quelle da esse derivate, il New Age vede la reincarnazione come progressione dell’anima individuale verso uno stato più perfetto. Ciò che si reincarna è immateriale o spirituale, più precisamente è la coscienza, quella scintilla di energia presente nell’individuo che partecipa all’energia cosmica o « cristica ». La morte non è altro che un passaggio dell’anima da un corpo a un altro.

Rosa Croce: Sono gruppi occulti occidentali che si occupano di alchimia, astrologia, teosofia e interpretazione cabalistica delle Scritture. L’Associazione Rosicruciana (Rosicrucian Fellowship) contribuì al ritorno dell’astrologia nel XX secolo e l’Antico e Mistico Ordine Rosae Crucis (AMORC) godette con successo della fama di riuscire a materializzare immagini mentali di salute, ricchezza e felicità.

Sciamanesimo: pratiche e credi legati alla comunicazione con gli spiriti della natura e con quelli dei morti mediante la possessione rituale (da parte degli spiriti) di uno sciamano che funge da medium. Ha avuto successo nei circoli del New Age perché sottolinea l’armonia con le forze della natura. Ha un ruolo anche l’immagine romantica di religioni indigene e della loro intimità con la Terra e con la natura.

Spiritismo: anche se si è sempre tentato di contattare gli spiriti dei defunti, lo spiritismo del XIX secolo è una delle correnti che confluiscono nel New Age. Si sviluppò sulla base delle idee di Swedenborg e di Mesmer e divenne un nuovo tipo di religione. Madame Blavatsky era una medium, e così lo spiritismo ebbe una grande influenza sulla Società Teosofica, sebbene si sottolineasse il contatto con entità di un lontano passato piuttosto che con persone morte da poco tempo. Allan Kardec contribuì molto alla diffusione dello spiritismo nelle religioni afro-brasiliane. Anche in alcuni Nuovi Movimenti Religiosi giapponesi esistono componenti spiritiche.

Teosofia: antico termine, che in origine indica un tipo di misticismo. È stato legato allo gnosticismo greco e al neoplatonismo, a Meister Eckhart, a Nicola di Cusa e a Jakob Boehme. A porre nuova enfasi su questo termine fu la Società Teosofica, fondata da Helena Petrovna Blavatsky e altri nel 1875. Il misticismo teosofico tende a essere monistico, sottolineando l’unità essenziale degli elementi spirituali e materiali dell’universo. Ricerca anche le forze nascoste che permettono l’interazione fra materia e spirito, in modo che finalmente si incontrino la mente divina e la mente umana. La teosofia offre una redenzione mistica o illuminazione.

Trascendentalismo: movimento del XIX secolo di scrittori e pensatori del New England, che condividevano un insieme idealistico di credenze nell’unità essenziale della creazione, nella bontà innata della persona umana e nella superiorità dell’intuizione sulla logica e sull’esperienza per la rivelazione delle verità più profonde. La sua figura di spicco è Ralph Waldo Emerson, che si allontanò dal cristianesimo ortodosso, conobbe l’Unitarismo e infine approdò a un nuovo misticismo che integrava idee tratte dall’induismo e idee americane popolari quali l’individualismo, la responsabilità personale e il bisogno di avere successo nella vita.

Wicca: forma contratta del termine inglese « witchcraft » (stregoneria), denominante il ritorno neo-pagano di alcuni elementi di magia rituale. Fu utilizzato per la prima volta in Inghilterra nel 1939 da Gerald Gardner, che lo trasse da alcuni testi accademici, secondo i quali la stregoneria europea medievale era un’antica religione naturale perseguitata dai cristiani. Chiamata « the Craft », negli anni ’60 si è rapidamente diffusa negli Stati Uniti, dove è stata collegata con la « spiritualità delle donne ».

8.     bibliografia

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[1] Cf. Rodney Stark and William Sims Bainbridge, The Future of Religion

[2] Alla fine del 1977, Marilyn Ferguson inviò un questionario a 210 « persone impegnate nella trasformazione sociale », che chiamò « Aquarian Conspirators » (Cospiratori dell’Acquario). Il seguente passaggio ci sembra piuttosto interessante: « Quando fu chiesto agli interpellati il nome di individui le cui idee avevano esercitato su di loro una qualche influenza, sia attraverso un contatto personale sia mediante i loro scritti, i più citati furono, in ordine di frequenza, Pierre Teilhard de Chardin, C.G. Jung, Abraham Maslow, Carl Rogers, Aldous Huxley, Roberto Assagioli e J. Krishnamurti. Altri personaggi citati spesso erano: Paul Tillich, Hermann Hesse, Alfred North Whitehead, Martin Buber, Ruth Benedict, Margaret Mead, Gregory Bateson, Tarthang Tulku, Alan Watts, Sri Aurobindo, Swami Muktananda, D.T. Suzuki, Thomas Merton, Willis Harman, Kenneth Boulding, Elise Boulding, Erich Fromm, Marshall McLuhan, Buckminster Fuller, Frederic Spiegelberg, Alfred Korzybski, Heinz von Foerster, John Lilly, Werner Erhard, Oscar Ichazo, Maharishi Mahesh Yogi, Joseph Chilton Pearce, Karl Pribram, Gardner Murphy, and Albert Einstein »: The Aquarian Conspiracy. Personal and Social Transformation in Our Time, Los Angeles (Tarcher) 1980, p. 50 (nota 1) e p. 434.

[3] Cf. Chris Griscom, Ecstasy is a New Frequency: Teachings of the Light Institute, New York (Simon & Schuster) 1987, p. 82.

[4] Congregazione per la Dottrina della Fede, Lettera ai Vescovi della Chiesa Cattolica su alcuni aspetti della meditazione cristiana (Orationis Formas), Città del Vaticano (Editrice Vaticana) 1989, 14. Cf. Gaudium et Spes, 19; Fides et Ratio, 22.

[5] W.J. Hanegraaff, op. cit., p. 448 e seg. Gli obiettivi sono citati dalla versione definitiva (1896) mentre le prime versioni sottolineavano l’irrazionalità del « fanatismo » e l’urgenza di promuovere un’educazione non settaria. Hanegraaff cita la descrizione che J. Gordon Melton fa della religione del New Age come radicata nella tradizione « occulta-metafisica » (ibid., p. 455).

[6] W.J. Hanegraaff, op. cit., p. 513.

[7] Cf. W.J. Hanegraaff, op. cit., p. 501 e seg.

[8] Carl Gustav Jung, Wandlungen und Symbole der Libido, citato in Hanegraaff, op. cit., p. 503.

[9] Su questo punto cf. Michel Schooyans, L’Evangile face au désordre mondial, con una prefazione del Cardinale Joseph Ratzinger, Parigi (Fayard) 1997. Testo citato dall’edizione italiana Nuovo disordine mondiale, Cinisello Balsano (San Paolo) 2000.

[10] Jean Vernette, « L’avventura spirituale dei figli dell’Acquario », in Religioni e Sette nel Mondo 1996/2, p. 42 e seg.

[11] Jean Vernette, loc. cit.

[12] Cf. J. Gordon Melton, New Age Encyclopedia, Detroit (Gale Research) 1990, pp. xiii-xiv.

[13] Cf. il documento pubblicato dalla Commissione per la Cultura della Conferenza Episcopale Argentina: Frente a una Nueva Era. Desafío a la pastoral en el horizonte de la Nueva Evangelización, 1993.

[14] Cf. la sezione dedicata alle idee di David Spangler in Actualité des Religions n. 8, settembre 1999, p. 43.

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